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Showing posts from 2018

DANIEL BLAKE

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"Io, Daniel Blake" è un film del 2016 diretto da Ken Loach vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes del 2016. Il film racconta della storia di Daniel Blake un carpentiere 59enne di Newcastle, interpretato da Dave Johns, che in seguito a una grave crisi cardiaca è costretto a chiedere un sussidio allo stato. Il suo medico gli ha proibito di lavorare, ma deve comunque trovare un lavoro. Durante una delle sue visite regolari al centro per l'impiego, Daniel incontra Katie, giovane single madre di due figli piccoli che non riesce a trovare lavoro. Daniel e Katie stringono un legame di amicizia speciale, cercando di darsi sostegno e aiutarsi come possono in questa situazione molto complicata. Il film si conclude con la morte di Daniel Blake a causa di un infarto nel bagno dello studio del suo medico. 

IL GRUPPO

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i gruppi di lavoro Il gruppo è insieme di individui accomunati da interessi, bisogni o scopi comuni che sono consapevoli di condividerli . In base a come viene formato, il gruppo può essere di due tipi che possono coesistere nella stessa organizzazione e anche entrare in contrasto e produrre situazioni con conflitti: il gruppo formale , quando è un'unità definita dalla struttura di un'organizzazione ed è quindi costruito con una determinata funzione e con scopi specifici, il gruppo informale , quando si forma in modo più spontaneo e c'è un rapporto di amicizia all'interno del quale si possono formare dinamiche specifiche, regole implicite, fino all'emergere di leader informali non previsti dalla struttura dell'organizzazione.  I gruppi possono essere descritti in base al grado di coesione dei membri , all'omogeneità o all'eterogeneità interna (ovvero gruppi composti da persone con la stessa formazion

SCHEDE DI LETTERATURA

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Quelli dalle mezze maniche di Georges Courteline Georges Courteline nacque nel 1858 e morì nel 1929. Nel 1893, dopo quattordici anni di servizio impiegato alla Direzione dei culti al Ministero dell'Interno francese, pubblicò il romanzo "Quelli dalle mezze maniche". In questo romanzo Courteline evidenzia in modo estremo il senso di inutilità di un singolo individuo all'interno di un'organizzazione spersonalizzata . La conseguenza inevitabile è la totale demotivazione del soggetto .  Il romanzo narra degli impiegati-ingranaggi della macchina burocratica ed è ambientato nell'immaginaria Direzione delle Donazioni e dei Lasciti. Il protagonista è Lahrier, un impiegato scansafatiche che sfoga le sue frustrazioni sul vecchio e rude Soupe con cui divide l'ufficio e dimostra interesse solo per le sue vicende sentimentali. Questo brano racconta del colloquio di Lahrier con il capo, nel quale quest'ultimo si lamentò delle ripetitive assenze del d

LOCUS OF CONTROL

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Il termine locus of control deriva dall'inglese e indica la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne indipendenti dalla sua volontà . Esistono due tipologie di locus of control: - interno : che è posseduto dagli individui che credono nella propria capacità di controllare gli eventi. Questi soggetti attribuiscono i loro successi o insuccessi a fattori direttamente collegati all'esercizio delle proprie abilità, volontà e capacità. - esterno:   che è posseduto da coloro che credono che gli eventi della vita, come premi o punizioni, non siano il risultato dell'esercizio diretto di capacità personali, ma il frutto di fattori esterni imprevedibili quali il caso, la fortuna o il destino.

IL GIOCO

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L' esplorazione spontanea dell'ambiente , la curiosità e il gioco hanno la funzione di accumulare esperienza e capacità utilizzabili nelle situazioni di vita future. Il gioco è un'attività spontanea che non nasce da necessità o da una costrizione, ma è qualcosa di  piacevole e libero. Il gioco stimola l'apprendimento di attività basate su regole. Nei bambini più piccoli è strettamente connesso con l'aumento della coscienza su come funziona il mondo. L'origine del gioco è inoltre l'imitazione di ciò che fanno gli altri, mettendo alla prova le proprie capacità cercando di acquisire quelle degli altri bambini o degli adulti; ad esempio attraverso i giochi di ruolo come la famiglia, il dottore, negoziante e il cliente etc... Dopodiché i bambini passano al far ricoprire un certo ruolo ad un oggetto, come una bambola o un'automobile.   Mentre il gioco di gioventù ha una funzione di messa alla prova, sperimentazione e a

LA TEORIA DEGLI STADI DI JEAN PIAGET

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Jean Piaget, nato nel 1896 a Neuchtatel e morto a Ginevra nel 1980, fondò la teoria secondo la quale esistono quattro stadi fondamentali:   - il primo stadio è quello del senso motorio, che va dai 0 ai 2 anni, nel quale si acquisisce la capacità di movimento per comunicare i propri bisogni fisiologici e affettivi - il secondo stadio è quello pre-operatorio, dai 2 ai 7 anni, fino ai 5 anni il bambino impara a rappresentarsi con il mondo esterno; dai  5 ai 7 anni la fase viene definita PRE-CONCETTUALE e il comportamento è caratterizzato dall'EGOCENTRISMO - il terzo stadio è quello delle operazioni concrete, che va dai 7 agli 11 anni, in cui il bambino supera l'egocentrismo e inizia a capire meglio la realtà umana e fisica diversa dal proprio io - il quarto stadio è quello delle operazioni formali, dagli 11 ai 15 anni circa, nel quale c'è una maturazione del pensiero logico, del linguaggio e della socializzazione; è il periodo del PENSIERO ASTRAT

ERIK ERIKSON

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Lo psicologo Erik Erikson , nato a Francoforte nel 1902 e morto a Harwich nel 1994, ha sviluppato l'idea della vita come una successione di fasi che terminano con una crisi che poi determina l'inizio di una nuova fase. Le fasi sono otto: - la prima fase è quella dell' infanzia, dai 0 anni al primo anno di età, l'infante sviluppa un senso di fiducia verso i genitori e l'ambiente - la seconda fase, dai 1 ai 3 anni, il bambino inizia a prendere le prime decisioni semplici - la terza fase, dai 3 ai 6 anni, il bambino sviluppa un primo senso di responsabilità - la quarta fase, dai 6 ai 12 anni, il bambino sviluppa la consapevolezza della propria competenza e produttività - la quinta fase, ovvero l'adolescenza, dai 12 ai 18 anni, l'adolescente si chiede "chi sono io?" e c'è una crisi d'identità - la sesta fase, dai 19 ai 40 anni, la persona instaura relazioni intime di amicizia e d'amore

LA PERSONA E IL CONTESTO LAVORATIVO

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Il lavoro è un elemento centrale nella vita di una persona ed è fondamentale nel definire l'identità del soggetto. La psicologa Marie Jahoda, nata nel 1907 e morta nel 2001, ha studiato approfonditamente l'importanza del lavoro nella vita di una persona e ha proposto cinque funzioni del lavoro:   - struttura il tempo - permette contatti sociali - costruisce un'identità sociale e un ruolo  - collega scopi individuali e collettivi - garantisce un'attività regolare, ovvero un'espressione delle proprie potenzialità. controllabilità e autostima S econdo la psicologia la percezione o l'impressione di controllabilità è la sensazione soggettiva di avere un'influenza sugli eventi ; e ciò influenza direttamente il giudizio della persona nei confronti del lavoro in cui è impegnata. Mentre l'autostima e di conseguenza la motivazione vengono influenzate dal senso di efficacia del sé . gli stili attribuzionali Il modo in cui si indi

I CICLI EVOLUTIVI E LO SVILUPPO DELLA PERSONA

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Nel Medioevo un uomo di 37 anni faceva parte delle persone più anziane; oggigiorno una persona sessantenne non è ancora considerata anziana: questo dimostra che l'evoluzione e lo sviluppo non seguono solo fasi fisse e biologiche, ma sono influenzati dalla cultura e dalla società in cui si vive; come i cicli di vita che dipendono dal contesto in cui la persona vive, dalla situazione sociale e storica. Solitamente la vita si divide in 4 fasi : la GIOVINEZZA, la FASE ADULTA, la MEZZA ETà e la VECCHIAIA.