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IL COGNITIVISMO

Al contrario del comportamentismo, il cognitivismo, ritiene la mente umana il prodotto di una lunga evoluzione e non una tabula rasa, ma un meccanismo con caratteristiche precise e limiti. È un filone della psicologia contemporanea che studia la mente paragonandola ad una specie di elaboratore di informazioni, di processi di trasformazione e calcolo, di memoria e che infine produce un output sotto forma di comportamento.

IL COMPORTAMENTISMO

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Il comportamentismo è un filone di ricerca importante della psicologia generale per il quale Skinner è stato molto importante e ritiene che per uno psicologo sia possibile  studiare solo i comportamenti osservabili di una persona e non dell'interiorità. Il successo di questo pensiero diede origine all'insoddisfazione degli psicologi rispetto alla divisione tra anima e corpo. L'idea principale del comportamentismo è che l'essere umano alla nascita sia una tabula rasa  e che lo sviluppo delle sue caratteristiche psicologiche è il risultato esclusivo della sua biografia e della sua educazione. L'esperienza è la causa dei condizionamenti che formano l'individuo: tutto è acquisito o appreso e nulla è innato. LA CRISI DEL PARADIGMA COMPORTAMENTISTA L'idea che venga tutto acquisito e che nulla sia innato venne fortemente criticata a partire dai meccanismi dell'apprendimento linguistico, perché si è progressivamente giunti alla conclusione che gli esseri u

CENCETTI E TEORIE DELL'APPRENDIMENTO

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La psicologia nasce nel 1879 con lo fisiologo Wilhelm Wundt. I suoi metodi si basavano sull'uso controllato dell'introspezione. È difficile afferrare un processo con l'introspezione ponendosi allo stesso tempo come oggetto di osservazione e osservatori senza influenzare e modificare ciò che si sta osservando. Dopo Wundt ci fu Freud che introdusse un concetto che divenne poi popolare, ovvero quello dell'inconscio che metteva radicalmente in discussione  la possibilità per un soggetto di accedere alle cause profonde della sua personalità e delle sue azioni. Si sviluppò poi attraverso l'analisi di comportamenti osservabili e descrivendo nel modo più rigido possibile il rapporto tra condizioni esterne e risposte dell'organismo. Ivan Pavlov vinse il premio Nobel per aver scoperto il meccanismo che consiste nella capacità di associate e collegare fenomeni. Lo scoprì studiando il condizionamento rispondente che venne chiamato così perché consiste nell'a

IL CERVELLO

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Il cervello o cerebro, è la parte più importante del sistema nervoso centrale. È suddiviso in aree più specifiche con funzioni proprie. Il cervello costituisce la parte superiore del sistema nervoso e include la corteccia celebrale. Inoltre subito si nota la presenza di due emisferi: destro e sinistro. Questi due emisferi conferiscono al cervello una struttura simmetrica e sono collegati dal cosiddetto corpo calloso; fatto da fasci di assoni che collegano le due parti. LE PARTI IMPORTANTI: La ghiandola pituitaria o ipofisi che regola la produzione generale degli ormoni di un organismo L'amigdala che fa parte del sistema limbico Il sistema limbico, dal punto di vista evolutivo, è una delle parti più antiche del cervello. Oltre che essere composto dall'amigdala, contiene l'ippocampo e l'ipotalamo. L'ippocampo è essenziale per l'apprendimento e la memoria.  L'ipotalamo è un piccolo organo situato sotto il talamo e prima del midollo spinale che regola il

LA MENTE

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La mente è l'interfaccia, ovvero il punto di contatto tra due opposte entità, fra l'uomo e il mondo. La nostra conoscenza ed esperienza del mondo esterno derivano dalla raccolta e dall'elaborazione di informazioni, o stimoli, da parte del sistema nervoso. Il sistema nervoso si divide in: - sistema nervoso centrale, che comprende tutto ciò che è contenuto nella scatola cranica e nel midollo spinale - sistema nervoso periferico, che consiste nell'insieme delle ramificazioni nervose che dal sistema nervoso centrale raggiungono tutto il corpo per poterlo controllare. È anche  classificabile secondo tre criteri: - sensitivo - somatico - vegetativo. Il sistema nervoso è composto dai neuroni, ossia cellule specializzate che, grazie alla loro struttura, permettono di condurre stimoli sotto forma di segnale elettrico.

I SOGNI

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La psicologia definisce i sogni come una sequenza di immagini, pensieri, emozioni che avviene durante il sonno, una sequenza più o meno coerente in cui spesso le leggi della logica e le regole che guidano la realtà sembrano sospese. Il sogno è involontario, non possiamo cioè controllare che cosa e quando sognare. Nel 1899 Sigmund Freud pubblicò L'interpretazione dei sogni. I sogni sono descritti come manifestazioni dell'inconscio che possono essere decifrare. Freud ipotizzò che i sogni sono la rappresentazione illusoria dell'appagamento di un desiderio che nella realtà non è soddisfatto. Inoltre consistono nel fatto che la mente da un lato permetta ai desideri di esprimersi nei sogni, dall'altro esercita anche un controllo nei confronti dei desideri "proibiti", che erano stati rimosso e seppelliti nell'inconscio perché ritenuti moralmente o socialmente inaccettabili.     I sogni diventano come dei simb

L'INCONSCIO E IL LINGUAGGIO DI LACAN

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Lo psicanalista francese Jacques Lacan porta alle estreme conclusioni l'idea di Freud che siano le forze depositate nell'inconscio a dominare l'io. Secondo lui, l'inconscio è strutturato come un linguaggio e quindi è analizzabile con strumenti come la linguistica e le teorie che studiano la natura dei segni e dei simboli. Jacques Lacan ( Parigi , 13 aprile 1901 – Parigi , 9 settembre 1981 ) è stato uno psichiatra , psicoanalista e filosofo francese , secondo alcuni uno dei maggiori del suo tempo. Definito "lo psicanalista più controverso dai tempi di Freud ", Lacan fu una delle personalità di spicco della corrente filosofico - antropologica strutturalista e post - strutturalista tra la fine degli anni cinquanta ed i primissimi anni ottanta , assieme a pensatori come Claude Lévi - Strauss , Michel Foucault , Louis Althusser , Roland Barthes , Pierre Klossowski e Gilles Deleuze . Le sue rivoluzionarie quanto discusse idee hanno esercita

L'INCONSCIO COLLETTIVO DI JUNG

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Il concetto di inconscio riguarda sia la dimensione del singolo, ma anche un gruppo di persone o una collettività possono essere considerate come una mente collettiva. Carl Gustav Jung ha continuato la tradizione freudiana della psicoanalisi e ha scelto di chiamare questo insieme "inconscio collettivo", utilizzando il termine archetipo per indicare l'insieme di idee, simboli e rappresentazioni depositate nell'inconscio collettivo. Carl Gustav Jung ( Kesswil , 26 luglio 1875 – Küsnacht , 6 giugno 1961 ) è stato uno psichiatra , psicoanalista , antropologo , filosofo e accademico svizzero , una delle principali figure intellettuali del pensiero psicologico e psicoanalitico . La sua tecnica e teoria, di derivazione psicoanalitica , è chiamata " psicologia analitica " o "psicologia del profondo", più raramente "psicologia complessa".

INCONSCIO E PSICOANALISI DI FREUD

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La psicoanalisi è la disciplina sorta con lo scopo di esplorare ciò che va al di là della nostra consapevolezza, alla ricerca dei motivi più profondi dei nostri desideri, conflitti e comportamenti. Sigmund Freud è considerato il padre della psicoanalisi. Sigismund Schlomo Freud , noto come Sigmund Freud , ( Freiberg , 6 maggio 1856 – Londra , 23 settembre 1939 ) è stato un neurologo , psicoanalista e filosofo austriaco , fondatore della psicoanalisi , sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia .  Nella psicoanalisi l' impulso sessuale infantile e le sue relazioni con il rimosso sono alla base dei processi interpretativi. Molti dissensi dalle teorie di Freud, e quindi indirizzi di pensiero alternativi ( Adler , Jung e altri) nascono dalla contestazione del ruolo, ritenuto eccessivo, riconosciuto da Freud alla sessualità.  Freud ha mostrato che l'inconscio sta alla base  dei processi più profondi della nostra vita mentale. L

I SENSI E LE PERCEZIONI

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La nostra mente raccoglie dall'esterno un numero incredibile di informazioni, trasformandole in percezione. Fin dalla nascita e anche prima, siamo immersi in un ambiente che ci fornisce costantemente una quantità immensa di stimoli. Uno stimolo è qualsiasi forma di energia prodotta dall'ambiente, che finisce per toccare i nostri organi in ogni senso. Una sensazione può essere definita come la risposta dei nostri organi sensoriali agli stimoli fisici esterni e varia con il variare di essi. La percezione è un fenomeno che rappresenta il fatto di avere stimoli esterni a noi. I SENSI I sensi sono 5: tatto, olfatto, vista, udito e gusto. Sono costituiti da un sistema di recettori, ovvero cellule specializzate del nostro organismo che riescono a trasformare eventi fisici in impulsi nervosi che vengono inviati nel sistema nervoso centrale per essere lì elaborati e trasformati in percezione. IL TATTO I recettori del tatto sono distribuiti su tutto il corpo e racco